giovedì 30 marzo 2017

Un tempo per ogni cosa

Oggi scomodo il grande Massimo "Cavez" Cavezzali (che amo fin dalla mia più tenera infanzia) così evitiamo di prenderci troppo sul serio:-)   http://massimocavezzali.blogspot.it/2012/03/cavezzali-per-tutto-ce-il-momento.html

Qualche giorno fa, ho finito di leggere Zot!.
Per la seconda volta.


Mia mamma legge molto. Ha sempre letto molto.
Oggi faccio ciò che faccio, molto probabilmente, anche per questo motivo.
Inutile dire che da piccolo leggevo molto... ma già che ci siamo, ribadiamo l'ovvio e diciamolo.


Da bambino, mia mamma mi disse che non era un problema, se non volevo finire un libro.
Sua madre (mia nonna, per i più disattenti di voi) la obbligava a finire sempre i libri iniziati e così lei sviluppò un senso di colpa verso tutto ciò che rimane incompiuto... anche la semplice lettura di un libro.

Incredibilmente, viste le premesse, mia madre nutrì ugualmente una grande amore per la lettura, al punto da scrivere delle poesie. Ogni tanto sorrido quando penso che la più grande forza che ho in comune con lei, sia proprio la scrittura...
Beh, certo... poesia vs fumetti.
Passione adolescenziale vs passione della vita.
Ma tantè...

Mia mamma è molto diversa da sua madre. O per lo meno, combatte per esserlo da tutta la vita.
- Luca, se un libro che stai leggendo non ti piace, interrompilo. Inizia a leggere qualcos'altro, di diverso. Se un libro non ti piace, anche se avrebbe tutte le carte in regola per farlo, forse non è il momento giusto per leggerlo. C'è un tempo per ogni cosa, lo finirai quando sentirai che sarà il momento.

Ogni persona che si occupa di fumetti deve conoscere ScottMcCloud per Understanding Comics e tutto il resto della sua opera di studio sul media... Io conobbi così, il buon Scott. Se ricordo bene, avevo all'incirca 10 anni.
In Understanding Comics sono presenti molti riferimenti a Zot! e per molti anni desiderai leggerlo, ma al tempo non c'era Amazon, non si trovava su Ebay e non parliamo del mulo o del torrente. Quindi nada... si trattava di aspettare.

Poi la BAO Publishing lo pubblica. E io corro con entusiasmo a comprarlo.
Era lì. Tutto il lavoro di Scott... potevo finalmente leggere la pratica, anche se antecedente, di un grande maestro del fumetto ancora vivo.
Ma attesi. Non me la sentivo.
Non era il tempo.

La mia vita stava cambiando vorticosamente e io non riuscivo a leggere nulla che potesse prendere così la mi attenzione. Stavo facendo un doppio trasloco e, anche se non lo sapevo ancora, ero sulla giusta strada per una crisi d'identità potente che si sarebbe abbattuta da di lì a breve. Tale collasso sarebbe stato l'inizio di un tre anni molto difficili, ricchi di alti e bassi vertiginosi... ma sul momento, in quel preciso momento... la mia vita era una carovana di cose allo sbando.

Provai a leggere Zot! e andò malissimo.
Non lo capii.
Insistetti. Mi annoia.
Continuai. Mi arresi. Ci riprovai.
Alla fine Zot! finì in uno scatolone e settimane dopo in una nuova libreria.
Restò lì per un po'.
Forse lo prestai pure a un paio di persone.

Poi venne il suo tempo.
Lo lessi per la seconda volta.
Da capo, da zero, riflettendo su quello che stavo leggendo e vedendo, studiandomi gli editoriali, i ragionamenti a posteriori dell'autore. Storia, trama, personaggi. Passavo tutto sotto la lente dell'eterno studente che c'è in me.

Rido ancora alle parole di una persona che, all'annuncio del volume italiano di Zot!, mi disse:
- Ma io non capisco proprio... perché stampare Zot? Voglio dire, chi se lo comprerebbe? A parte i nerd come noi, Scott non lo conosce nessuno. Quella roba sarà un flop!

Rido ancora pensando all'ingenuità di quelle parole.
Zot! è un prodotto splendido e, nonostante i quasi 30 anni che ha sulle spalle, rimane un'opera che CHIUNQUE VOGLIA FARE FUMETTO MODERNO deve, non solo leggere, ma studiare. Una studio che richiede il suo tempo.

Quindi io mi armo di pazienza, energie e buona volontà.
Affilo le idee, limo i dialoghi, faccio un respiro profondo... e mi rimetto a lavorare.
Perché c'è un tempo per ogni cosa.

Sì, anche per la vendetta.
E io, fortunatamente, ho tutto il tempo del mondo.

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