giovedì 16 aprile 2015

Perché odio la nuova piscina comunale di Asti

di Bastien Vivès da "Il gusto del cloro", un piccolo gioiello intimista francese a tema

Dopo un tot di mesi di chiusura per lavori e solo un mese di ritardo sul previsto, la piscina comunale di Asti riapre al pubblico. A me è scaduto l'abbonamento della palestra e siccome nel prossimo mese sarà un po' in giro, ho deciso di fare una tessera da quindici ingressi in piscina.

Premessa doverosa: io nella vita sono uno sceneggiatore, un commerciante e un editor. In altre parole, sono un rompicoglioni di professione.



Odio che il mio nuovo abbonamento da 15 ingressi sia un pezzettino di carta che, ogni volta, devo passare sotto una pistola per codici a barre, particolarmente ostica a fare il suo lavoro.

Odio che per entrare negli spogliatoi devo togliermi scarpe e ciabatte su una panca che è messa in modo tale per cui, se tu esci dagli spogliatoi di fretta, mi cilindri.

Odio che OVUNQUE negli spogliatoi siano presenti imbarazzanti stampe plastificate di fogli word sgranati che mi intimano a cambiarmi negli spogliatoio chiusi... che se no offendo la gente con la mia nudità. Che poi, uno magari c'ha già una bassa autostima... è un'attimo che succede la tragedia, neh?

Amo che ora l'orario per entrare in vasca sia molto ampio, ma odio che, se ti sbagli e becchi i corsi dei bambini o dell'Asti Nuoto (chiaramenti i bulli della situazione) ci si ritrovi in settordici in una corsia con gente che prova la tavoletta, altri che provano i braccioli, altri ancora non sanno dove sono e non ricordano che possono galleggiare da soli.
Insomma... troppa umanità.

Odio che il tempo non passa.
Sì, in piscina mi annoio un po'.

Odio la gente che flirta nella vasca intralciando il mio, lentissimo per carità, ritmo. Cacciate i bulli dell'Asti Nuoto e prendetevi una corsia tutta per voi!!!

Odio che non ci si possa più tuffare. Il non potermi tuffare mi obbliga a entrare dalle scalette, il che implica un lento e agognato ingresso nell'acqua fredda.
Io prediligevo la tecnica "via il dente via il dolore".

Odio che la gente faccia cose senza sapere il perché. Tipico delle strutture comunali, perché infatti chiedo:
- Allora per quale cazzo di motivo ci sono le pedane, se non posso tuffarmi?
Il bagnino mi risponde che non lo sa. Forse per non disturbare le settordici persone nella corsia, ipotizza.
- Quindi se non ci fosse nessuno, potrei?
Il bagnino finge che qualcuno con la bassa autostima stia cercando di lasciarsi annegare, così mi sfugge.

Odio che il tempo, ancora, non passa.
Cioè... io sono lento, ma l'orologio di più.

Odio la gente che nuota velocissima nella corsia media.
- Vai nella corsia veloce.
- Ma ci sono i bambini.
- Allora vai a rompere i coglioni a loro!

Odio che nelle docce è vietato togliersi il costume.
Tapezzate con altri imbarazzanti fogli di word. Che poi passo per esibizionista, ma perché non dovrei togliermi il costume mentre mi lavo? A questo punto allora facciamo uno spogliatoio unico e fine!!!

Odio che quando mi voglio cambiare, tutto lo spogliatorio maschile sia pieno di mamme che devono accudire i loro figli. Perché sarei estremamente curioso di vedere cosa succederebbe se un papà accompagnasse a cambiare la sua bambina nello spogliatoio femminile.
Poi mi giro e vedo un papà che sta cambiando la bambina di 6 anni. Nello spogliatoio maschile. Chiaro.


Odio il fatto che i figli accuditi dalle loro mamme abbiano dai 7 ai 10 anni.
Signora, si devono solo asciugare e vestire! Mica si preparano per andare sulla Luna!!!

Trovo giusto che per uscire non posso mettermi le scarpe per ragioni igieniche, ma odio che me ne rendo conto solo dopo essermi messo le calze.
Valuto se fottermene, ma incredibilmente il mio senso civico ha la meglio. Mi tolgo le calze, vado all'ingresso, mi asciugo di nuovo i piedi, mi metto le calze, mi sto mettendo le scarpe quando uno mi schianta la porta addosso uscendo di fretta dallo spogliatoio.

Odio che quando esco, se voglio sapere quanti ingressi mi rimangono, devo usare di nuovo la maledetta pistola per codici a barre, che mi stampa un inutile pezzo di carta con sopra scritto il numero di ingressi rimasti. Ma le solite vecchie crocettine di una volta?

Amo il fatto che la nuova e giovane barista abbia le tette grosse.

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