martedì 1 aprile 2014

Parole e pollo con verdure




Si dice che ci sia un tempo per ogni cosa.
Penso sia vero, ma non come valore o concetto universale.
Penso che ognuno di noia, abbia il proprio tempo per ogni cosa.
Perché siamo persone diverse e se una cosa è statisticamente più probabile, non vuol dire che sia necessariamente vera per tutti.

La cosa importante, comfort zone o magic zone, credo sia
assecondare ciò che ci fa stare bene. Magari ci può spaventare... ma se una parte di noi è gasata e carica all'idea di farlo... allora quello è il NOSTRO tempo per QUELLA cosa.


La notte prima di partire per il Queensland ho dormito poco e male.
Era tanto che non mi succedeva.
Vista la giornata lunga davanti, l'idea era di andare a dormire per le 22:30, 23 al massimo. Sveglia alle 7,30 e via che si va!

Ma era la prima volta che mi preparavo a un viaggio del genere. Da solo. 
E l'ansia mi aspettava in agguato tra le coperte.


Non riuscivo a prendere sonno e verso mezzanotte andai in bagno.
Stavo per ritornare all'ansia nel letto, quando ritornarono a casa Elisa e Yves, gli ultimi due membri del team, rimasti in ufficio fino a tardi.
Seduti intorno al tavolo ci mettiamo a parlare (loro anche a cenare) con la rilassatezza di un tempo. Rilassatezza che poco è appartenuta a questi mesi.

Per la prima volta da settimane, forse mesi, non facemmo piani, non parlammo d'affari, non speculammo sul futuro, non sognammo la gloria... ma ci godemmo l'attimo.
Tre amici, intenti a parlare di futilità e a costruire un bel ricordo assieme.

Questa è una delle cose che mi ha insegnato l'Australia: goditi l'attimo.
Vivi il momento, in ogni suo aspetto, bello o brutto che sia.
Stai più tempo possibile con te stesso, qui, nell'ora, nell'adesso.
Asseconda e affronta i sentimenti negativi.
Non reprimerli, ma impara a farteli scivolare addosso.
Abbraccia anche i malumori, come la nostalgia di casa, perché è qualcosa che puoi provare solo ora. E un giorno ti chiederai come potevi provarla davvero.

E così... intorno a un tavolo, con l'aria piena di parole e odore di pollo con verdure, mi rilassai. E mi godetti l'attimo.

Perché nulla si ripete mai uguale.
Neanche una bella chiacchierata con due cari amici.

Dopo, nel letto, c'eravamo soltanto io... e il cuscino.


P.s.
A proposito del partire, del viaggiare, dello stare in Australia, del lottare per un visto e per cambiare la propria vita... ci tengo a segnalarvi questo blog e questo articolo in particolare.
L'autrice, che sono orgoglioso di poter definire una cara amica, vuole restare anonima, quindi non aggiungerò altro... se non che è maledettamente brava a scrivere!

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